Si conosce come dito a scatto, ma il termine corretto di questa patologia è tenosinovite stenosante. Si tratta di un processo infiammatorio del tendine flessore delle dita che si manifesta con dolore e incapacità di piegare le dita colpite, soprattutto pollice, medio, anulare.
Vediamo dunque cosa si intende per dito a scatto e come si guarisce.
Il dito a scatto è causato da una infiammazione cronica della guaina sinoviale che riveste i tendini flessori delle dita. L’infiammazione, dovuta a diversi fattori, causa un aumento di spessore della guaina, che si restringe sempre più fino a intrappolare il tendine.
Le azioni ripetitive come causa di infiammazione
Il dito a scatto è frequente nelle persone che eseguono azioni ripetitive di presa, come musicisti, parrucchieri, giardinieri, oppure in quelle che utilizzano lo smartphone per molte ore al giorno. In quest’ultimo caso, il dito a scatto è chiamato Blackberrythumb o pollice da Blackberry).
Colpisce con frequenza le donne tra i 40 e i 60 anni; inoltre, si riscontra spesso in pazienti con patologie quali diabete e artrite reumatoide.
Dolore e uno scatto del dito: questi i principali sintomi
La sintomatologia del dito a scatto e abbastanza tipica. Durante la flessione e l’estensione del dito, infatti, il paziente avverte uno scatto doloroso. Col tempo il dito tende a bloccarsi in posizione piegata e può essere riportato nella posizione naturale sto con l’intervento dell’altra mano.
Un altro segno tipico della tenosinovite stenosante è la comparsa di un nodulo tendineo doloroso alla base del dito.
Fondamentale il parere del chirurgo della mano
Con la comparsa dello scatto doloroso, è d’obbligo una visita con il chirurgo della mano. Dopo un’attenta valutazione e a seconda della sintomatologia, lo specialista indicherà il percorso da seguire. Il medico potrà quindi optare per una terapia conservativa (l’applicazione di un tutore, tecarterapia, laserterapia, infiltrazioni con corticosteroidi per ridurre il dolore e l’infiammazione), oppure l’intervento chirurgico.
L’operazione, della durata di pochi minuti, è eseguita in regime ambulatoriale in anestesia locale.
Nella fase post-chirurgica, consigliamo sempre di seguire un percorso fisioterapico per il recupero della mobilità e per evitare la formazione di aderenze.
Affidatevi ai nostri specialisti
Nel nostro studio riceve il dott. Matteo Tegon, medico chirurgo specialista in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica della mano, Microchirurgia di mano e polso.

Per info e prenotazioni: tel. 035 219 238; info@metodopunzo.it
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