Il mal di schiena si cura con il movimento.
Secondo i dati della Fondazione ISAL , il mal di schiena colpisce almeno una volta nella vita fino all’80% della popolazione, con una prevalenza annuale del 40%. La fascia di età più interessata è quella dai 30 a 45 anni.
Tra le cause principali:
  • esposizione a vibrazioni, per esempio la guida di veicoli e mezzi pesanti oppure lavori che prevedono movimentazioni di carichi o gesti ripetuti
  • posture scorrette a scuola, al lavoro
  •  vita sedentaria
  • obesità (causa un lavoro maggiore alle vertebre)
  • sport che comportano forti sollecitazioni
  • patologie del rachide
Modificare gli stili di vita è il primo passo per chi soffre di mal di schiena

Il primo passo per evitare il mal di schiena è  quello di modificare gli stili di vita, anche con l’introduzione dell’attività fisica da praticare con regolarità, sempre associata a esercizi di rinforzo muscolare. Per evitare sovraccarichi responsabili di tensioni, contratture, infiammazioni, occorre infatti lavorare su coordinazione, forza e resistenza dei muscoli stabilizzatori che controllano e sostengono la colonna vertebrale.  Se questi comparti sono forti, resistenti e reattivi,  potranno mantenere un buon allineamento della schiena anche in caso di movimenti non controllati.

Yoga, Pilates e pesi per rafforzare i muscoli.

Esercizi di allungamento, yoga o Pilates, oppure in palestra con i pesi per migliorare la postura e l’equilibrio sono alcune delle attività che, se eseguite regolarmente e a bassa intensità, possono aiutare a prevenire il fastidioso mal di schiena. Il consiglio è quello di iniziare con gradualità e, almeno per le prime sedute, di affidarsi a un personal trainer qualificato.

Chi non ama gli spazi chiusi, può semplicemente camminare, avendo cura di scegliere le scarpe più adatte al proprio piede e di evitare dislivelli importanti.

Lo sport scelto non deve essere comunque traumatico e soprattutto va evitato nelle fasi acute del mal di schiena.

La qualità del sonno ha il suo peso

Qual è la posizione migliore da assumere a letto per evitare il mal di schiena? Innanzitutto diciamo che è molto difficile modificare la postura abituale assunta durante il sonno notturno. Le linee guida suggeriscono in particolare due posizioni: supina (pancia su) o decubito laterale (sul fianco). Da evitare la posizione prona (pancia in giù) , perché obbliga il collo a una rotazione a destra o a sinistra. Se proprio non potete farne a meno, eliminate il cuscino sotto la testa e posizionatene uno sotto la pancia per riportare la colonna vertebrale a una posizione neutra.

Fisioterapia e trattamenti specifici per curare e per prevenire

Se il mal di schiena non passa, occorre rivolgersi a uno specialista, ortopedico o neurochirurgia. Quindi,  superata la fase acuta, toccherà al fisioterapista stabile un percorso riabilitativo con terapie strumentali con azione antalgica (tecarterapia, onde d’urto radiali, vibrazione neuromuscolare) ed esercizi terapeutici. Questi ultimi servono a ripristinare l’articolarità, correggere la postura e rinforzare la muscolatura. La riabilitazione è importante perché fa capire al paziente l’importanza del movimento sempre con rispetto della soglia del dolore, evitande di cadere in uno stato di inattività responsabile della cronicizzazione dell’infiammazione.

 

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