Alzi la mano chi non ha mai sofferto di mal di schiena almeno una volta nella vita. Che sia una forma acuta o cronica poco importa: la parola d’ordine per evitarlo è MUOVERSI!
- esposizione a vibrazioni, per esempio la guida di veicoli e mezzi pesanti oppure lavori che prevedono movimentazioni di carichi o gesti ripetuti
- posture scorrette a scuola, al lavoro
- vita sedentaria
- obesità (causa un lavoro maggiore alle vertebre)
- sport che comportano forti sollecitazioni.
Modificare gli stili di vita è il primo passo per chi soffre di mal di schiena
Primo passo per evitare il mal di schiena è dunque quello di modificare gli stili di vita. I medici, infatti, sono concordi nell’affermare che la vera prevenzione sta nel praticare regolarmente un’attività sportiva. Magari, associandola a esercizi di rinforzo dei muscoli della schiena. È importante infatti lavorare su coordinazione, forza e resistenza dei muscoli stabilizzatori che controllano e sostengono la colonna. Se questi sono forti, resistenti e reattivi, di certo potranno mantenere un buon allineamento della schiena anche in caso di movimenti non controllati.
Yoga, Pilates e pesi per rafforzare i muscoli.
Tra le attività fisiche consigliate come prevenzione, lo stretching, yoga o Pilates, gli esercizi per migliorare la postura e l’equilibrio. Ma anche lavori di potenziamento in palestra, evitando il fai-da-te. Chi non ama gli spazi chiusi, può semplicemente camminare, avendo cura di scegliere le scarpe più adatte al proprio piede.
Lo sport scelto non deve essere comunque traumatico e soprattutto non verrà svolto durante o in vicinanza di periodi di dolore acuto. All’inizio i carichi non saranno elevati e l’attività progressiva ed incrementale.
Fisioterapia e trattamenti specifici per curare e per prevenire
Risolta la fase acuta, e dopo la valutazione di uno specialista ortopedico, per risolvere il mal di schiena occorre affidarsi . La riabilitazione è infatti importante per capire che c’è la possibilità di muoversi anche senza stare male ed evita al paziente di cadere in uno stato di inattività fino alla cronicizzazione dell’infiammazione. Nel nostro studio, ottimi risultati li otteniamo associando l’esercizio alla stimolazione neuromuscolare con onde meccano sonore, che agiscono alleviando il dolore, migliorando il tono e il trofismo muscolare, riducendo i tempi di recupero.