Il Morbo di Osgood Schlatter è l’incubo dei giovani atleti.  La patologia è tra le cause di dolore più frequenti negli adolescenti che praticano uno sport e  normalmente si risolve alla fine dell’accrescimento.

Il nome deriva dal chirurgo ortopedico americano  Robert Bayley Osgood e dal chirurgo svizzero  Carl Bernhad Schlatter che per primi, seppur separatamente, la descrissero in un gruppo di adolescenti.

La patologie è conosciuta anche come osteocondrosi dell’apofisi del tubercolo tibiale e consiste in un processo degenerativo del nucleo di accrescimento della tuberosità tibiale dovuto a uno stress meccanico ripetuto.

Colpisce soprattutto gli adolescenti tra gli 8 e i 15 anni che praticano attività sportive come l’atletica, il calcio, il basket, giovani atletiche non hanno ancora completato l’accrescimento osseo e che spesso sono chiamati a sopportare carichi di lavoro eccessivi per le loro strutture articolari.

Ancora poco chiare le cause del Morbo di Osgood Schlatter 

Le cause non sono ancora chiare. Probabilmente, le sollecitazioni meccaniche del muscolo quadricipite provocano un eccessivo stiramento del tendine rotuleo nel punto di inserzione sulla tuberosità tibiale dove, vista la giovane età dei soggetti,  il processo di ossificazione non è ancora completo.  In questa zona, l’atleta avvertirà un dolore che a lungo andare limiterà l’attività sportiva.

Oltre alla pratica sportiva, tra i fattori che possono favorire l’insorgenza del Morbo di Osggod Schlatter troviamo la predisposizione generica e un rapido sviluppo dell’accrescimento osseo rispetto a quello dell’apparato muscolo-tendineo.

Il dolore è il sintomo più importante

Il più delle volte, il giovane atleta nasconde il dolore a familiari e allenatore, quasi sempre per la paura di non potersi allenarsi e gareggiare. ll Morbo di Osgood Schlatter diventa così l’incubo dei giovani atleti. Oltre al dolore, quei sempre unilaterale, spesso si nota una tumefazione  sul tubercolo tibiale nel punto di inserzione del legamento rotuleo (nella parte anteriore del ginocchio).

Il riposo è la cura migliore

La diagnosi di Morbo di Osgood Schlatter può essere fatta solo da uno specialista ortopedico, che valuterà il paziente ed eventualmente  prescriverà indagini più approfondite.

Stabilito che si tratta del Morbo di Osgood Schlatter, la terapia più efficace, ma anche quella meno accettata dai pazienti, è il riposo.

La domanda più frequente è: per quanto tempo? Si parla di settimane o dell’intera stagione agonistica e varia a seconda della gravità e delle caratteristiche del paziente.

Oltre al riposo, buoni risultati si ottengono con la magnetoterapia e, solo se il dolore è ingestibile, con antiinfiammatori, ma sempre su indicazione del medico.

La buona notizia è che nel 90% dei casi il Morbo di Osgood Schlatter si risolve spontaneamente ad accrescimento concluso.

Nel nostro studio riceve il dott. Giovanni Ravasio, medico chirurgo specialista in Ortopedia e Traumatologia sportiva, medico sociale di A.C Milan.

Per un appuntamento con il dott. Giovanni Ravasio: 035 219 238; info@metodopunzo.it

 

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